Per rimanere competitivi in un mercato dove la concorrenza è sempre più accesa e stare al passo con i continui cambiamenti nel mondo del lavoro, le aziende stanno investendo nella crescita dei propri talenti con programmi di upskilling e reskilling. Ecco perché queste attività sono essenziali:
Upskilling – si tratta di attività formative che permettono ai dipendenti di acquisire nuove competenze per un avanzamento di carriera
“Se voglio diventare manager devo migliorare le mie competenze comunicative”
Reskilling – è il percorso di apprendimento volto a fare acquisire ai dipendenti nuove competenze per cambiare ruolo all’interno dell’azienda
“Devo imparare i linguaggi di programmazione se voglio passare dal dipartimento marketing al dipartimento IT”
Quando iniziare con upskill/reskill? Ora!
Il 79% dei CEO teme che la crescita futura dell’azienda venga ostacolata dallo skill divide dei dipendenti.
Il 54% dei professionisti avrà bisogno di percorsi di upskilling e reskiling entro il 2022.
I vantaggi di upskilling e reskilling
- Migliora l’occupabilità dei dipendenti
- Supporta la crescita dei futuri leader e manager
- Promuove l’apprendimento continuo
- Facilita la digitalizzazione
- Velocizza i cambiamenti in azienda
- Permette di risparmiare tempo e denaro
È un investimento vantaggioso?
Certo! Infatti, le aziende con una strategia di upskilling avanzata registrano:
- 95% – Cultura aziendale più solida e alti livelli di employee engagement
- 93% – Maggiore produttività
- 94% – Innovazione e una veloce digitalizzazione
- 93% – Migliore talent acquisition e retention
Per massimizzare l’efficacia dei programmi di upskilling e reskilling, i dipartimenti L&D devono mettere a disposizione dei dipendenti training personalizzati e facilmente accessibili, permettendo loro di lavorare sulle competenze di cui hanno più bisogno.
Fonti: Degreed, Deloitte, ManpowerGroup, PWC