In un panorama lavorativo in cui il mercato dei talenti è diventato sempre più competitivo, i percorsi di carriera interni sostengono la crescita delle aziende. Ecco i principali vantaggi della mobilità interna:
La mobilità interna è una strategia che i dipartimenti HR stanno attuando già da qualche anno, soprattutto nelle grandi organizzazioni, per contribuire alla crescita dell’azienda. Secondo dati LinkedIn, nel 2020 i cambi di ruolo all’interno della stessa organizzazione sono aumentati del 20% rispetto all’anno precedente.
“Il futuro delle attività di talent acquisition non è solamente nel mercato del lavoro, ma soprattutto nel reskilling dei dipendenti. Se hai necessità di assumere, significa che il reskilling nei mesi precedenti non è stato efficace” così commenta Rajesh Ahuja, Global Head of Talent Acquisition di Infosys.
Ma in che modo il reskilling supporta i nuovi percorsi di carriera e la mobilità interna alle aziende?
Con reskilling si intendono le attività formative volte a fare acquisire ai dipendenti le competenze utili per assumere nuovi incarichi e cambiare ruolo.
In questo modo le aziende hanno già a disposizione all’interno della propria organizzazione un pool di talenti in grado di svolgere nuove mansioni in base alle esigenze di business emergenti e ai cambiamenti del mercato.
Ecco i principali vantaggi della mobilità interna in azienda:
Occupare posizioni e ruoli vacanti più velocemente
Secondo Josh Bersin, le attività di recruiting sono 6 volte più dispendiose rispetto alla mobilità interna.
Infatti, avere a disposizione un pool di talenti in azienda dove trovare le persone con le conoscenze e le competenze più rilevanti per le nuove esigenze di business permette di occupare più velocemente delle posizioni vacanti a un costo minore e in tempi più rapidi.
Il mondo del lavoro è in continuo cambiamento. Secondo Forbes, le aziende che hanno avviato delle attività di upskilling hanno una retention più alta e riescono a ricollocare i propri dipendenti nelle posizioni più richieste e in altri ruoli emergenti. Le organizzazioni che avevano già adottato questa strategia si sono trovate avvantaggiate durante la pandemia.
La mobilità interna quindi non è solo utile per fare crescere l’azienda, ma permette anche di rispondere velocemente a una situazione di crisi. Infatti, se i dipendenti dispongono di un set di competenze adeguato, è possibile ricollocarli facilmente quando emergono nuove necessità aziendali.
Migliorare la retention e l’employee engagement
Come menzionato nel paragrafo precedente, i programmi di upskilling e reskilling influenzano anche i livelli di retention dei dipendenti. Secondo un report di TalentLMS, l’80% dei professionisti intervistati ha dichiarato di sentirsi più sicuri in se stessi grazie alle attività di upskilling e reskilling. Tutto questo si riflette in una maggiore soddisfazione e in un incremento della produttività.
Il rischio di limitati percorsi di carriera è quello di perdere i propri talenti che potrebbero essere attratti dalle opportunità offerte dalle aziende concorrenti o da organizzazioni di altri settori.
Secondo Deloitte, le possibilità di mobilità interna migliorano l’engagement del 30% Le attività formative sono cruciali per assicurare un mercato interno di talenti di qualità e i dipendenti che hanno l’opportunità di apprendere nuove competenze solitamente si sentono più motivati e ingaggiati. Collaboratori soddisfatti sono anche più produttivi e contribuiscono allo sviluppo dell’azienda.
Fare crescere i talenti dell’azienda
La mobilità interna promuove anche lo sviluppo professionale dei collaboratori dell’azienda. Infatti, grazie ai programmi di upskilling i dipendenti possono acquisire nuove conoscenze e sviluppare competenze che si riveleranno utili nell’immediato futuro.
Grazie ai percorsi di carriera interni e alle attività formative in azienda è possibile:
- Promuovere la cultura dello sviluppo – Dare l’occasione ai dipendenti di intraprendere nuovi percorsi professionali promuove anche una cultura agile in azienda. Inoltre, migliora l’occupabilità a lungo termine dei collaboratori, incoraggiandoli anche ad affrontare nuove sfide e accettare nuovi incarichi.
- Migliora le competenze trasversali – Grazie alle attività di upskilling e reskilling i dipendenti dell’azienda acquisiscono conoscenze spendibili in diversi ambiti non solo come competenze tecniche. ma anche come soft skills.
- Rende i dipendenti autonomi – Mettere a disposizione dei dipendenti dei programmi formativi diversificati e permettere loro di seguire nuovi percorsi di carriera li rende maggiormente autonomi e proattivi.
Conclusioni
Potere contare su un mercato interno di talenti è una strategia vantaggiosa per la crescita dell’azienda e per rispondere velocemente alle nuove esigenze che possono emergere in un mondo del lavoro in continuo cambiamento. Le attività di upskilling e reskilling sono fondamentali per riuscire a creare un pool di talenti competitivo e dare la possibilità ai dipendenti di intraprendere nuovi percorsi di carriera all’interno della stessa organizzazione.