L’upskilling è un’attività essenziale per mantenere alta l’occupabilità dei tuoi collaboratori nell’attuale mercato del lavoro. Quali sono le competenze più utili da sviluppare nell’immediato futuro?
Il 2020 ha cambiato il modo in cui lavoriamo facendo emergere nuove esigenze formative e influendo di conseguenza anche sulle strategie L&D. Per preparare i dipendenti ad affrontare le sfide del futuro, i responsabili della formazione devono fornire loro degli strumenti adeguati.
Con l’espansione dell’AI, in molti hanno iniziato a temere che le macchine sostituiranno le persone in diversi ambiti, riducendo così i posti di lavoro. In parte è vero, infatti alcune attività sono già state automatizzate o digitalizzate.
Secondo il report Future of Jobs 2020, entro il 2025 circa 85 milioni di posti di lavoro verranno automatizzati o svolti da divisioni ibride di macchine e persone. La buona notizia è che la trasformazione degli ambienti di lavoro creerà più di 97 milioni di nuove posizioni. Ecco perché è importante per le aziende lavorare già da ora sull’upskilling delle competenze dei dipendenti, in modo da anticipare le esigenze future. Investire adesso in upskilling e reskilling si tradurrà in un vantaggio competitivo già nei prossimi mesi.
L’upskilling è una necessità formativa
Il nuovo assetto del mondo del lavoro ha cambiato il modo in cui le aziende considerano il proprio personale: i dipendenti sono diventati risorse rinnovabili anche grazie alle opportunità di mobilità interna. Come è possibile? Continuando ad aggiornare le competenze dei lavoratori così che possano crescere nel proprio ruolo oppure intraprendere un nuovo percorso professionale sempre all’interno dell’azienda.
Grandi realtà come JPMorgan, Chase, Amazon e PWC hanno investito più di 500 milioni di dollari per le attività di upskilling. Un dato come questo rispecchia le nuove priorità in ambito formativo.
La tendenza è stata confermata anche da una ricerca di Linkedin Learning sulle priorità L&D nel 2021: il 59% dei partecipanti ha indicato l’upskilling tra le attività più importanti per la strategia formativa aziendale, il 15% in più rispetto a solo 6 mesi prima.
Se non hai ancora preso in considerazione l’upskilling tra i progetti L&D per la tua organizzazione, sei ancora in tempo a ripensarci. Preparare i tuoi collaboratori per le nuove sfide è un investimento sulla loro competitività e sulla crescita dell’azienda nel mercato.
A questo punto non ci resta che individuare
le competenze più utili da sviluppare nel 2021:
Change management
Se c’è una cosa che abbiamo capito dal 2020 è che dobbiamo essere sempre pronti ad adattarci velocemente ai cambiamenti e a riuscire a fare delle valutazioni che ci permettano di prendere delle decisioni in modo consapevole. Ecco perché è importante lavorare sul change management.
Nel piccolo si tratta di riuscire ad adattare le strategie individuali in base alle nuove informazioni in nostro possesso, così da svolgere le nostre task in modo più efficace. A livello manageriale riguarda la capacità di guidare il proprio team nella fase di cambiamento e di supportare i suoi membri durante questo percorso.
I professionisti di qualsiasi settore devono allenare la flessibilità mentale e la capacità di approcciarsi al proprio lavoro in modo differente, anche se per anni hanno svolto con successo una determinata mansione sempre nello stesso modo. Flessibilità e resilienza sono competenze sempre più importanti in un mondo in rapida evoluzione.
Competenze digitali
Negli ultimi anni le tecnologie hanno notevolmente influito sulle nostre vite, sia a livello professionale che personale. Ecco perché le competenze digitali non sono più un nice-to-have, ma sono diventate imprescindibili per il nostro lavoro.
Con competenze digitali intendiamo diverse abilità che vanno dall’utilizzo di determinati software, come per esempio il pacchetto Office, alla capacità di comprendere e analizzare i dati raccolti in un mondo sempre più data-driven.
Secondo una ricerca di McKinsey, le competenze digitali corrispondono al 70% delle skills in più rapida crescita nel mercato del lavoro. Le aziende stanno adottando nuove tecnologie che andranno a trasformare non solo le attività, ma gli stessi servizi offerti,
per questo ti consigliamo di formare i tuoi collaboratori sugli strumenti tecnologici che influiscono sul business della tua organizzazione.
Comunicazione
Indipendentemente dal ruolo, settore o dal fatto di lavorare da remoto o in presenza, una cosa è certa: tutti abbiamo bisogno di comunicare. Le competenze comunicative comprendono sia la conoscenza delle lingue sia la capacità di relazionarsi con le altre persone.
Comunicare con efficacia ci permette non solo di trasmettere i messaggi con chiarezza, ma anche di ridurre i fraintendimenti e di facilitare la collaborazione con i colleghi e con i referenti esterni all’azienda.
Esprimersi con sicurezza, soprattutto se la tua azienda utilizza uno stile comunicativo particolare o un linguaggio tecnico preciso, aiuta i tuoi collaboratori a ridurre le barriere linguistiche e a creare delle relazioni professionali più stabili. Il lavoro da remoto ha reso le competenze comunicative ancora più importanti. Infatti, la richiesta di corsi di comunicazione, per esempio come allenare l’ascolto consapevole, oppure come creare un clima che faciliti il dibattito e il confronto, è notevolmente aumentata.
Rispetto al 2019, la fruizione di questa tipologia di training è cresciuta del 1.500%! Anche a livello personale, la sicurezza nelle nostre capacità comunicative migliora le performance e la produttività. Non ci stupirà vedere la comunicazione al terzo posto nella classifica 2021 di LinkedIn Learning sulle più importanti skill da possedere.
Storytelling
Potresti chiederti perché lo storytelling è così importante a livello professionale.
Come spieghiamo nel punto precedente, tutti noi abbiamo la necessità di comunicare e spesso ci troviamo a dover spiegare prodotti, servizi, progetti e altri argomenti di business. Ecco dove entra in gioco lo storytelling.
Gli esseri umani sono più ricettivi nei confronti di una storia ben raccontata, rispetto che alla spiegazione neutra di fatti o dati. Le storie ci permettono di empatizzare e ci aiutano a ricordare le informazioni ricevute creando un contesto, dando significato ai dati e, in alcuni casi, generando persino un senso di appartenenza.
Per questo motivo sempre più aziende hanno riconosciuto la forza dello storytelling, non solo a livello di marketing, ma anche per altri ruoli professionali.
I manager utilizzano tecniche di storytelling per motivare i propri collaboratori, i rappresentanti commerciali costruiscono storie per facilitare il processo di acquisto.
Chiunque si trovi a fare presentazioni di lavoro davanti a centinaia di persone, o anche dei meeting con pochi interlocutori troverà lo storytelling vantaggioso per accrescere la propria influenza professionale.
Growth mindset
Forse avremmo dovuto nominarlo come primo punto della lista: il growth mindset è quella mentalità che ci porta a credere che possiamo sempre migliorare noi stessi.
Questo tipo di atteggiamento ci sprona ad accettare nuove sfide, prenderci dei rischi e utilizzare tutte le nostre esperienze, positive e negative, per imparare qualcosa di nuovo. Le persone che riescono a sviluppare questa attitudine sono più creative e portate a trovare nuove soluzioni anche davanti a degli ostacoli o delle battute di arresto. Ecco perché è importante promuovere il growth mindset in azienda.
Spesso il successo dipendente anche dalla nostra capacità di mantenere la mente aperta, dalla curiosità, da come ci approcciamo alle difficoltà e dalla nostra volontà di continuare ad apprendere.
Preparati oggi per il futuro!
Acquisire nuove competenze e sviluppare quelle già in possesso apre nuove strade e crea nuove opportunità, alcune che non abbiamo nemmeno immaginato. Nel percorso di upskilling dei tuoi collaboratori (e persino il tuo) è importante sottolineare come queste nuove abilità saranno utili per la crescita professionale.
Tieni a mente queste 5 skills quando progetterai le nuove attività formative nella tua azienda.