Con l’affermarsi del lavoro da remoto e della formazione a distanza, nel 2021 la tecnologia giocherà ancora un ruolo fondamentale nella nostra quotidianità. Ecco i trend L&D a cui prestare attenzione nel nuovo anno.
Il 2020 è stato un anno che ha cambiato il mondo e ha obbligato la maggior parte delle aziende a riorganizzarsi utilizzando le tecnologie per garantire la continuazione delle attività e promuovere la comunicazione e la collaborazione tra team attivi da remoto.
Per quanto riguarda la formazione, i trend L&D di inizio 2020 puntavano a integrare i training nella giornata lavorativa e a instaurare una cultura dell’apprendimento in azienda. La nostra quotidianità è cambiata inaspettatamente, ma non è cambiata l’importanza della formazione e grazie al digital learning abbiamo potuto riadattare le nostre strategie L&D e proseguire con lo svolgimento dei corsi.
Nel 2021 resteranno attuali alcuni dei trend del passato ai quali si affiancheranno nuove applicazioni delle tecnologie per arricchire l’esperienza di apprendimento. Ecco 6 trend L&D del 2021:
Learning Analytics e Big Data
Sempre più aziende hanno capito l’importanza dei dati per progettare training sempre più efficaci e stimolanti. Il learning analytics resta infatti uno dei trend L&D del 2021.
Puoi utilizzare dati e report in modi diversi. Per esempio, alcuni professionisti della formazione hanno iniziato a creare delle data stories. Si tratta di arricchire un insieme di dati con storytelling e rappresentazioni grafiche così da facilitarne la lettura e la comprensione.
Grazie alle data stories puoi condividere i risultati del training con studenti e stakeholder in modo più semplice da capire e anche più ingaggiante.
Le piattaforme eLearning, LMS e LXP raccolgono un numero elevatissimo di dati sui training in svolgimento, come per esempio le ore di connessione alla piattaforma, il numero e il tipo di attività completate, i punteggi medi nei test e molto altro. Le stesse piattaforme rendono disponibili questi dati sotto forma di report e grafici che puoi usare con diverse finalità.
Come usare al meglio i dati del training nella tua strategia L&D
Raccogli i dati e crea un report
Per prima cosa, raccogli tutti i dati a tua disposizione e crea una rappresentazione grafica. Non focalizzarti esclusivamente sui dati di fruizione, anche i feedback degli studenti sono importanti.
Per capire se gli studenti abbiano trovato il training efficace e stimolante hai alcune opzioni: organizzare dei test periodici per verificare i progressi, inviare delle survey e incentivare lo scambio di feedback. Gli studenti sono i fruitori della formazione, conoscere la loro opinione è fondamentale per strutturare una strategia L&D realmente utile e rilevante.
Presta attenzione ai trend
Una volta raccolti i dati, osserva se emergono dei trend particolari o degli schemi ricorrenti. Più dati hai a tua disposizione, più il quadro che otterrai sarà rappresentativo. A questo punto puoi mettere in pratica le tecniche di learning analytics per capire perché hai ottenuto determinati risultati e fare delle previsioni sulle performance future.
Pianificare gli step successivi
I software di learning analytics riescono a processare una ingente quantità di dati e portare immediatamente alla tua attenzione delle possibili criticità.
Per esempio, potresti accorgerti che uno studente ha interrotto tutte le attività dopo un test negativo. Forse lo studente ha solo bisogno di essere incoraggiato, oppure potresti considerare di semplificare i contenuti del suo training per renderli più adeguati al suo livello. Monitorare le attività degli studenti è importante per motivarli e intervenire tempestivamente quando emergono delle difficoltà.
Azioni necessarie
Il learning analytics non è un’attività di raccolta dati fine a se stessa. Le informazioni che ottieni vanno usate per capire come migliorare il training e offrire delle proposte formative che possano realmente far crescere l’azienda e i tuoi collaboratori.
Per esempio, se noti un calo nella partecipazione a un corso, devi per prima cosa capire quale sia la causa. Uno dei metodi più efficaci è sicuramente chiedere direttamente agli studenti. In base ai feedback che ricevi, puoi capire quali siano gli interventi più utili.
Alcune delle domande che ti potresti porre sono:
- Posso rendere la piattaforma più user-friendly così che gli studenti siano più stimolati a usarla?
- I docenti stanno lavorando su tematiche rilevanti per il lavoro dei partecipanti al corso?
- Posso utilizzare altri canali per comunicare meglio con i miei collaboratori?
- Posso mettere a disposizione degli strumenti per incoraggiare il social learning?
Queste sono solo alcune delle domande che ti aiuteranno a capire quale potrebbe essere l’intervento più efficace per migliorare il training.
Data literacy
I dati sono sempre più importanti non solo in ambito formativo, ma anche per numerosissime attività lavorative, ecco perché i tuoi collaboratori dovrebbero imparare a leggere e sfruttare i dati.
Infatti, secondo Udemy for Business, la data literacy è la nuova alfabetizzazione dell’era digitale. Oggi non possiamo più pensare che l’analisi dei dati possa essere una competenza in possesso esclusivamente di figure specifiche: tutti i dipendenti dell’azienda devono essere in grado di comprendere i dati utili per le loro attività.
Nel 2021, quindi, possiamo aspettarci una crescita nella richiesta di training per incrementare la data literacy. Lavorando su queste competenze a livello aziendale, tutti i tuoi collaboratori saranno in grado di comprendere report, dashboard e altre informazioni che implicano l’utilizzo dei dati.
Secondo Jose Portilla, Head of Data Science di Pierian Data e Data Science Instructor di Udemy, questa diventerà una skill di base che tutti i professionisti dovranno possedere, come l’utilizzo dei programmi più comuni come la suite di Google.
Ecco alcuni spunti da tenere a mente:
- Impara il linguaggio dei dati – Individua una figura che possa insegnare la data literacy ai tuoi collaboratori. Tieni presente che potrebbe già esserci un esperto nella tua organizzazione in grado di farlo.
- Usa le tue tecnologie – Utilizza tecnologie già in uso in azienda per promuovere la data literacy. In questo modo per i dipendenti sarà più semplice farne uso e riusciranno anche a sfruttare le potenzialità offerte meglio di prima.
- Racconta una data story – Come spiegato in precedenza, lo storytelling può aiutarti a rendere i dati più facili da comprendere. In questo modo puoi rendere un training potenzialmente ostico più stimolante e contemporaneamente mostrare agli studenti come utilizzare i dati con efficacia.
L’AI applicata alla formazione
L’intelligenza artificiale (AI) si è fatta strada in moltissimi settori con applicazioni differenti e da qualche anno è diventata anche un tema caldo in ambito formativo.
Per quanto riguarda la formazione, la richiesta di training personalizzati è aumentata. Un corso che si rivolge alle necessità specifiche dei singoli studenti è sicuramente più efficace rispetto a della formazione standard uguale per tutti. Per questo sono nati i sistemi di apprendimento individualizzati che mettono lo studente al centro del training. Esistono tre livelli di individualizzazione:
- Apprendimento differenziato – Lo studente può scegliere il percorso più adatto ai propri bisogni partendo da categorie prestabilite
- Apprendimento personalizzato – Solitamente il punto di partenza è un assessment per capire il livello iniziale dello studente. Attraverso le risposte date durante il test, il sistema è in grado di delineare il profilo dello studente e inviargli le risorse più adatte al suo livello di competenza. Contrariamente a quello che si può pensare, non siamo ancora davanti a un sistema di AI.
- Apprendimento adattivo – L’AI analizza i dati raccolti in base alle attività dello studente per creare dei percorsi che si adattano al costante cambiamento dei bisogni e degli interessi degli individui. L’esperienza è simile a quella di Netflix, così che l’apprendimento diventa ancora più rilevante e si avvicina alle nostre abitudini di utenti web.
Con la crescente popolarità delle piattaforme di streaming, la formazione deve adattarsi al nuovo stile di apprendimento degli studenti, per questo si sente spesso parlare di edutainment. L’edutainment avvicina la formazione all’intrattenimento, metodologia che si è rivelata efficace per aumentare i livelli di engagement e retention delle informazioni.
L’AI ha diverse applicazioni possibili a livello formativo, puoi scegliere di implementare quelle più utili per la tua organizzazione.
I social media per la formazione
Da qualche anno vengono utilizzate delle dinamiche di social learning nelle strategie formative e l’applicazione dei social media è un’evoluzione di questo trend L&D.
I social media infatti permettono di continuare a organizzare dei momenti di social learning totalmente virtuali tra team che lavorano da remoto. Inoltre, siamo ormai abituati a utilizzare questo tipo di mezzo di comunicazione nella nostra vita di tutti i giorni, potrebbe persino rivelarsi uno strumento per aumentare l’engagement della formazione in azienda.
Ecco alcuni esempi di piattaforme che potresti utilizzare per promuovere il social learning:
- I blog permettono agli studenti di collaborare con i coach nella creazione di contenuti formativi e interagire tra loro attraverso i commenti
- Lanciando degli hashtag su Twitter riguardo agli argomenti più importanti del corso puoi stimolare il dibattito tra gli studenti
- MS Teams e altre piattaforme collaborative permettono agli studenti di interagire live riproducendo l’esperienza della classe
- Pinterest sfrutta la potenza delle immagini come strumento per veicolare le informazioni
- LinkedIn è probabilmente la piattaforma più importante a livello professionale su cui è possibile trovare informazioni attendibili dagli esperti dei diversi settori
- Anche i video di youtube sono diventati una fonte di apprendimento molto apprezzata per la quantità di contenuti disponibili e la facilità di fruizione
Project-based Learning
Il project-based learning (PBL), in italiano apprendimento basato sul progetto, è un tipo di formazione che mette lo studente e le sue task al centro. Non ci sono docenti che tengono delle lezioni teoriche, ma dei coach che affiancano lo studente in sessioni pratiche stabilite in base a un progetto.
Per esempio, il sales team si trova ad affrontare una nuova sfida: come sfruttare al meglio gli strumenti digitali per mantenere le relazioni con i clienti e prendere contatto con i prospect. La formazione verrà strutturata in modo da risolvere questa problematica.
LMS e LXP sono un utile punto di partenza: infatti gli studenti possono iniziare a documentarsi consultando i contenuti disponibili su queste piattaforme per poi discutere insieme le diverse idee e trovare una soluzione con la guida di un coach, che nel nostro esempio può essere anche il manager del team.
L’importanza della capacità di comunicare e collaborare
Il lavoro da remoto ha visto il moltiplicarsi di videocall e meeting virtuali che hanno cambiato il nostro modo di comunicare. Secondo una survey di TalentLSM, la capacità di comunicare e collaborare saranno tra le skill più importanti da sviluppare nel 2021.
Riuscire a mantenere delle relazioni di business proficue anche nel nuovo contesto digitale è fondamentale per il successo delle aziende. Tra i trend L&D del 2021 non possono quindi mancare i corsi dedicati allo sviluppo delle competenze comunicative. La formazione linguistica con un focus sui meeting virtuali, per esempio, aiuta gli studenti a sentirsi più sicuri in contesti internazionali e a comunicare con efficacia anche utilizzando strumenti di video conference.
Conclusioni
Il 2020 ha cambiato il modo in cui lavoriamo e con questa consapevolezza dobbiamo iniziare il 2021. I trend L&D e la strategia formativa delle aziende devono aiutare i professionisti ad adattarsi al nuovo contesto per continuare ad essere competitivi.
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